Sapete, per dirne una, che “Genitore 1” e “Genitore 2” non sono mai esistiti?
Per dirvi il livello a cui galleggiamo.
Sapete, per dirne una, che “Genitore 1” e “Genitore 2” non sono mai esistiti?
Nel senso proprio di mai?
Non è mai esistita una legge, un progetto di legge, un documento, un decreto, uno straccio di carta recante le diciture “Genitore 1” e “Genitore 2”.
Mai.
Eppure da anni in Italia, periodicamente, i soliti due tizi raccattano voti urlando contro la sinistra che per cancellare l’idea di famiglia ha sostituito sui documenti dei minori le parole “padre e madre” con “Genitore 1” e “Genitore 2”.
Mai successo.
Mai esistito. Ma tutti sono convinti che sia vero.
Quando nel 2015 – come ha verificato Pagella Politica – fu introdotta la Carta d’Identità elettronica, il ministero dispose che, nel compilare la richiesta per un minore, fossero indicati i nomi dei “genitori o del tutore”.
Non di “Genitore 1” o “Genitore 2”.
Che è una cosa proprio inventata di sana pianta. Completamente.
“Sì, ma ma comunque non ci sono padre e madre”.
E verrebbe da aggiungere grazie al cazzo.
Questo perché il Garante della Privacy, che evidentemente tiene più a tutelare i minori dei deliri sovranisti, ha fatto notare che mettere su un documento le parole “padre e madre” viola la privacy dei bambini che una mamma o un papà non ce l’hanno.
Così come, cosa ancora più allucinante, se due persone che hanno la “responsabilità genitoriale” su un bambino (per esempio adottato all’estero) firmassero accanto alla voce “padre e madre” commetterebbero un reato, non essendo il padre e la madre biologici.
Costringendo così dei bambini a non avere il proprio documento.
Perché per Salvini e Meloni è più importante far credere a milioni di italiani che la parola “genitore” sia una bestemmia.
Quando invece la parola “genitore” è quanto di più dolce, divino e miracoloso esista. Perché deriva da “generare”: che è qualcosa di cui sono capaci appunto solo Dio e i genitori.
Lo stessa Chiesa Cattolica, in cui credono gli elettori di Salvini e Meloni, nasce sulla parola “generare”.
Perché prima del 325 i cristiani si dividevano tra chi credeva che Gesù fosse stato “creato” e chi “generato”. Alla fine si decise che il vero cristiano, quindi cattolico, era colui che credeva – come recitano ogni domenica a messa nel Credo milioni di sovranisti – che Gesù è “generato, non creato”.
Eppure milioni di cattolici si sono fatti convincere da due politici che la parola più divina e cattolica in cui credono, genitore, sia frutto del demonio.
E questo è davvero il segno di tutto.
Emilio Mola