E alla fine a scendere in piazza sono stati proprio loro: gli abitanti e i cittadini della Regione Lombardia.
Di Cathy La Torre
E alla fine a scendere in piazza sono stati proprio loro: gli abitanti e i cittadini della Regione Lombardia.
Stanchi di una gestione politica ai limiti della follia.
Stanchi delle gaffes, delle contraddizioni e degli errori.
Stanchi di un assessore alla Sanità che, dopo 3 mesi di pandemia, non è stato nemmeno in grado si spiegare l’indice Rt di contagio.
Stanchi di un Presidente capace di approvare una delibera che mandava i malati di Covid-19 nelle Rsa per anziani.
Stanchi di una giunta regionale che, da inizio pandemia, non è stata capace nemmeno di copiare le ordinanze provenienti da altre Regioni sulle zone rosse.
Stanchi di scelte politiche, realizzate da Lega, Fi e Fdi, che nel corso degli anni hanno portato la sanità della Regione Lombardia ad essere un lusso e non un diritto.
Stanchi del dolore e di veder morire, giorno dopo giorno, le persone a loro più care, senza poter far nulla per evitarlo.
Lo hanno fatto distanziati (visto che è possibile, caro ex Ministro dell’Interno?) ma uniti, coperti dalla mascherina ma a voce alta.
Sì, alta. Proprio come la loro testa. La testa di chi non spiega e non si rassegna all’incompetenza di un’intera classe dirigente.
Come lo chiameranno, questa volta?
Il sentimento anti-lombardo dei lombardi?