Travaglio: «Bonafede ha escluso i condannati per mafia dalla lista di quelli scarcerabili a fine pena. Purtroppo un gruppetto di giudici se n’è infischiato»
«A parte il centrodestra, pieno di mafiosi e filomafiosi, che presenta mozioni di sfiducia contro Bonafede in nome dell’antimafia (quella di Dell’Utri, B.&C.), segnaliamo il neodirettore di Repubblica Maurizio “Sambuca” Molinari. Ieri, con l’empito tipico del neofita, ipotizzava “una trattativa” (termine da lui mai usato prima, Usa e Israele a parte) “fra i boss e lo Stato” in corso oggi e domandava, restando serio, “se fosse vero che i boss hanno ottenuto di poter uscire per salvaguardare la loro salute, fino che punto il ministro della Giustizia e il presidente del Consiglio sono stati informati e hanno autorizzato? Interrogativi molto seri che hanno a che vedere con la sicurezza dello Stato”».
Così il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, nel suo editoriale di oggi dedicato al caso Bonafede.
Se Molinari «chiedesse a qualche suo cronista, Sambuca apprenderebbe con gran sorpresa che le scarcerazioni le decidono i tribunali di sorveglianza, a meno che il governo non le abbia disposte per legge o per decreto», ha spiegato Travaglio, sottolineando come Bonafede, nel dl Cura Italia, abbia «escluso i condannati per mafia dalla lista di quelli scarcerabili a fine pena in base alla legge Svuota-carceri Alfano del 2010».
«Purtroppo un gruppetto di giudici se n’è infischiato e ha messo fuori tutta quella bella gente in base al comico assunto che i detenuti in carcere, inclusi quelli sigillati al 41-bis, rischiano il Covid più di chi sta fuori, mentre la logica e i numeri dicono che è esattamente l’opposto», ha spiegato Travaglio.
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il cambio di gestione a repubblica… si vede!?
OPPURE LA CIUCCIAGINE FA CURRICULUM AL DIRETTORE?
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