Di Maio: «Subito commissione sulle banche. Il tempo del silenzio è finito, chi sbaglia paghi»
«Se una banca fallisce non è colpa dei risparmiatori. La solidità del sistema è fondamentale, ma se ci sono manager che hanno prestato soldi allo scoperto, devono pagare. Il tempo del silenzio è finito».
Così il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, in un’intervista concessa al Corriere della Sera.
Alla domanda se non sarebbe meglio prima salvare i risparmi di settantamila famiglie, Di Maio ha risposto:
«Possiamo fare tutte e due le cose: avviare in Consiglio dei ministri il procedimento che metta agli atti i nomi di chi ha ricevuto soldi allo scoperto, facendo chiarezza sui legami politici locali e contestualmente mettere al riparo i risparmi. E bisogna far partire la commissione di inchiesta sulle banche. Se lo Stato deve mettere soldi per salvare i conti correnti, dobbiamo fare in modo che quella banca sia nazionalizzata. Il nostro progetto è la banca pubblica degli investimenti».
Quanto alla commissione d’inchiesta sulla banche, Di Maio ha affermato: «Per un anno si è sempre detto ok, poi dalla Lega spuntava sempre un problema. Ora ci aspettiamo che il Pd sia disponibile ad accelerare. Il problema è che l’intreccio tra banche e partiti è fortissimo. C’è quasi sempre una banca dietro ogni partito. Tutti hanno qualcosa da nascondere. Il MoVimento 5 Stelle non ha il 51% dei consensi, rispetta gli alleati e vuole che il governo vada avanti fino al 2023. Ma chiede coraggio».
Sul movimento delle sardine, Di Maio ha dichiarato: «Non le nego che avevo la tentazione di passare a San Giovanni. Le piazze sono una cosa bellissima. Giorni fa ho incrociato il loro portavoce in tv e gli ho detto che sono bravissimi. Trovo sbagliato che qualcuno, tra i partiti, provi a metterci il cappello. Bisogna lasciar respirare queste emozioni in modo libero, solo così continueranno ad essere forti e coinvolgenti».
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