SUT (M5S): 2,3 MILIONI DI ITALIANI MENO POVERI GRAZIE AL REDDITO DI CITTADINANZA
2,3 MILIONI DI ITALIANI MENO POVERI GRAZIE AL REDDITO DI CITTADINANZA
Dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle Luca Sut
Lasciamo per un attimo da parte la demolizione mediatica, in corso sul RdC ancor prima della sua entrata in vigore. E lasciamo parlare i dati finora a disposizione: se ne parla il meno possibile, ma il RdC ha ridotto di 8 punti l’indice di emarginazione sociale nel nostro Paese. Parliamo di cittadini, di persone, a cui la vita è cambiata in meglio e che gradualmente verranno reintrodotti nel mercato del lavoro. Da strumento di civiltà, questa misura viene troppo spesso descritta come inutile, laddove invece – passo dopo passo – dimostra di sortire effetti positivi. Sono già 50 mila i patti per il lavoro stipulati e presto, a seguito della firma del decreto da parte del Ministro del Lavoro Catalfo, partiranno anche i PUC (Progetti di Utilità Collettiva), da svolgere per i percettori presso il Comune di residenza, di supporto alla comunità locale di cui fanno parte.
Tutto e subito, non si poteva avere. L’avvio c’è stato, la macchina del RdC è entrata in funzione, i Centri per l’Impiego sono al lavoro la Fase 2 è partita, seppure con velocità diverse nelle varie regioni d’Italia. Così come attivi sono i controlli per stanare i furbi che, come preventivato, avrebbero cercato di percepire indebitamente il RdC.
I patti per il Lavoro continueranno ad arrivare: CpI, Regioni, Anpal e Comuni sono al lavoro per portare a pieno regime la misura. Non è semplice, credete, far partire una rivoluzione del Welfare e delle Politiche attive del Lavoro. I detrattori questo lo sanno bene, ma continuano ad alimentare una narrativa faziosa. L’Italia del RdC, quella vera, la pensa diversamente.
Conclude Sut
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