IL VIDEO CHE INCHIODA ZAIA
Il 14 maggio del 2003 Berlusconi e una parata in pompa magna, composta dall’allora Governatore del Veneto Giancarlo Galan (Forza Italia) e il vice del “Doge” e attuale presidente della Regione Luca Zaia (Lega), proclamarono la fine del problema dell’acqua alta a Venezia.
L’inaugurazione del Mose, l’opera faraonica che avrebbe dovuto proteggere per sempre la Laguna di Venezia, si sarebbe trasformata in una delle bufale più grandi della storia. Sono trascorsi 16 anni da quel giorno e il complesso sistema di dighe per il deflusso delle acque è ancora incompleto, sommerso da 7 miliardi di tangenti e dall’indifferenza di un’intera classe politica.
Venezia in 25 anni è finita più volte sott’acqua ma dieci anni di mangiatoia leghista e di evasione del fisco hanno fatto più danni della grandine! E non è finita, perchè il patrimonio culturale e la salute dei cittadini di una delle città più belle e antiche del mondo sono ancora esposti alle minacce della politica irresponsabile di una destra composta da grandi evasori assetati di ricchezza.
Non è un caso che proprio dalle indagini sull’immoralità e la corruzione che hanno riguardato il Mose sia nato il filone Padova Papers: centinaia di milioni evasi e nascosti all’estero grazie all’attività delinquenziale di tre commercialisti del Veneto.
Tutti soldi pubblici rubati alla collettività con cui il centrodestra è fortemente e indubbiamente in debito.
Sarà stato tutto questo a suscitare tanta ilarità in Giancarlo Galan?
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